I libri tattili illustrati: libri da leggere con gli occhi e con le dita
Poco noti ma molto affascinanti, i libri tattili illustrati presentano testo tipografico e in Braille e illustrazioni progettate per risultare esplorabili e riconoscibili al tatto come alla vista.
Questo li rende accessibili ed estremamente stimolanti per bambini con abilità diverse.

Bellezza e accessibilità: mettere in moto l’ingegno
Quella di realizzare libri tattili illustrati è una grande e bellissima sfida. Occorre infatti che accessibilità e ricchezza narrativa trovino un equilibrio, senza che l’una prevalga sull’altra.
Per quanto bello, un libro che non rispetta le specifiche esigenze di lettura di un bambino è un libro per lui inutile. E lo stesso si può dire di un libro concepito secondo tutti i crismi dell’accessibilità, ma scialbo, scontato o poco accattivante.
In questo senso i libri tattili illustrati chiedono agli autori di mettere in gioco tutta la loro creatività. Non a caso, molto spesso, questi libri mettono in atto soluzioni ingegnose e meccanismi interattivi e ludici davvero geniali e stupefacenti.

Una produzione ricercata: manodopera e progettazione specialistica
La peculiarità compositiva dei libri tattili illustrati ne rende impossibile, con le tecnologie attuali, la produzione in serie. Ogni volume richiede infatti, seppur in misura variabile, un certo lavoro di manodopera che, insieme ai costi dei materiali, ne condiziona inevitabilmente il prezzo di copertina e le modalità di distribuzione.
Rispetto ai libri illustrati tradizionali, infatti, i libri tattili illustrati hanno in media un prezzo finale più elevato e difficilmente possono essere acquistati in libreria o sugli store online. Per questi motivi sono molto poche e molto specializzate le realtà editoriali che se ne occupano.

Un volano per l'inclusione: il libro come luogo di incontro e relazione
La difficoltà di realizzazione dei libri tattili illustrati non deve tuttavia costituire un freno alla loro produzione e diffusione. Il potenziale di questi libri è infatti straordinario.
Leggere insieme costituisce, per bambini con abilità diverse, una possibilità unica di condividere un’esperienza e un piacere, e a partire da esse un dialogo e una relazione. L’immaginazione offre infatti territori fertilissimi sui quali incontrarsi, al di là delle differenze, con maggiore facilità e naturalezza.
Il libro tattile illustrato diventa così un mediatore prezioso e concorre in maniera determinante a promuovere una cultura diversa dell’inclusione, in cui tutti possano farsi portatori di un sapere, di una competenza e in definitiva di una forma di arricchimento che vale la pena condividere.

Elena Corniglia è laureata in Letteratura, filologia e linguistica italiana e specializzata in Letteratura per l’infanzia. È responsabile, per l’associazione Area onlus di Torino, di Vietato Non Sfogliare - Centro di documentazione e ricerca sul libro accessibile per l'infanzia. Dal 2013 collabora inoltre con la rivista LiBeR. Libri per bambini e ragazzi, con articoli e contributi attenti in particolare al rapporto tra letteratura per l’infanzia e disabilità.

L'albo tattile illustrato, uno strumento "a due facce"

L'albo con illustrazioni tattili è importante sia per i bambini ciechi o ipovedenti sia per i bambini privi di handicap.

Per il bambino con deficit visivo, è uno strumento di scoperta del mondo e favorisce lo sviluppo dell'alfabetizzazione. Nel proprio ambiente il bambino cieco, al contrario del vedente, viene in contatto molto raramente con testi scritti: nessuna insegna, nessuna pubblicità, nessun manifesto o pannello visibile, niente braille o scrittura sufficientemente leggibile a casa, sui propri giocattoli, sugli oggetti familiari, libri lisci il cui testo e le cui immagini sono difficili da percepire.

Marion Ripley* afferma: "I libri con illustrazioni tattili permettono ai bambini che hanno un handicap visivo di aprirsi a un universo di nuove informazioni, di nuovi concetti, nonché di sviluppare il proprio vocabolario. Favoriscono lo sviluppo delle abilità tattili, stimolano la motivazione all'apprendimento della lettura e danno anche grande piacere."

L'albo illustrato attrae tutti i bambini perché propone temi alla loro portata, approcci differenti, a tratti poetici, a tratti informativi, e un dialogo testo-immagini che rafforza il senso di ciascun elemento. L’albo con illustrazioni tattili e scritte in braille è quindi un eccellente strumento di integrazione. Condividere la lettura di un libro con fratelli e sorelle, con i compagni, con i nonni... significa condividere lo stesso mondo in un rapporto di reciprocità rispettoso delle differenze individuali. Questi libri sono ponti tra vedenti, ipovedenti e non vedenti, tanto più preziosi poiché aiutano a creare legami precoci tra questi mondi. Il fatto che attribuiscano la stessa importanza all'estetica tattile e a quella visiva favorisce la valorizzazione delle differenze, fattore essenziale affinché i bambini si arricchiscano reciprocamente delle loro diversità.

Tratto da L’intérêt de l’album tactillustré dans l’éveil cognitif et social du jeune enfant déficient visuel Anne-Lise Schwab et Dominique Vallat, HEP Vaud, 2010

*Ripley Marion, 2007. Creazione di una raccolta di prestiti di libri con illustrazioni tattili per bambini con handicap visivo. Durban, Comunicazione al World Library and Information Congress.

Dominique Vallat, insegnante specializzata ed educatrice in riabilitazione visiva per ipovedenti, ha fondato e gestito la ludoteca-biblioteca Touche-à-Tout del Centro pedagogico per bambini con deficit visivi (CPHV, Losanna) che, tramite libri e giochi adattati, offre la possibilità a bambini vedenti, ipovedenti e ciechi di leggere e giocare insieme.