“A spasso con le dita” è un progetto della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi Onlus, nato dapprima con l’intento di diffondere e far conoscere i libri tattili illustrati e proseguito poi con altre iniziative, tra cui l’esposizione itinerante di tavole tattili che porta lo stesso nome del progetto.

In questa mostra “a misura di bambino” ed accessibile a tutti, si possono guardare, ma soprattutto toccare, una ventina di opere concepite e create da altrettanti artisti e illustratori, ai quali è stato chiesto di interpretare una parola scelta da “Le parole che sono importanti – piccolo vocabolario della solidarietà”, una pubblicazione in cui sono state raccolte 100 “parole della solidarietà” scelte da giornalisti, scrittori e personaggi della cultura.

Nel 2020 la collezione di tavole tattili si è arricchita di cinque nuove opere e siamo molto fieri che una sia la nostra! Molte delle parole presenti nella lista ci hanno colpito, ma alla fine abbiamo scelto di interpretare la parola “Cura”, segnalata dallo scrittore Nicola Gardini, perché quella più vicina al nostro modo si sentire, di essere e anche di progettare.

Gli oggetti funzionano bene se ci si “prende cura” di loro; e quando le cose – o le persone! - funzionano bene, è possibile che, come in una sorta di reazione a catena, anche tutto ciò che sta intorno a loro funzioni meglio. Come a dire che prendendosi cura anche solo di un oggetto, ma anche di uno spazio o di un edificio, anche molti altri ne beneficeranno.

Questa immagine ci ha fatto pensare a degli ingranaggi: se non vengono più utilizzati diventano arrugginiti e alla fine si bloccano. Ma con un po' di cura possono funzionare di nuovo. Una sola, piccola goccia di olio curativo e la macchina si rimette in moto, ricominciando a produrre sogni, gioia e amore in quantità così grandi che ce n’è un po’ per tutti. Come in tutti i nostri progetti, non poteva mancare la parte interattiva di gioco, e quindi gli ingranaggi si possono davvero manipolare e fare girare: ci auguriamo che i “manovratori” possano poi portare con sé e diffondere un po’ di questa filosofia, appresa giocando.

L’esposizione, completa delle nuove opere, sarebbe dovuta partire a febbraio 2020 per un tour in tutta Italia, toccando più di venti città da sud a nord: purtroppo il Covid ci si è messo di mezzo, bloccando l’evento dopo solo tre tappe. Al momento non è ancora possibile sapere quando potrà riprendere, ma ci auguriamo possa essere presto... e lo sarà, anche qui, grazie alla “cura” che stiamo tutti aspettando.