"Chi l’ha detto che i libri a colori siano sempre più belli e accattivanti di quelli bianco e nero?
La strada di casa ne è la prova.
Di grande effetto, il libro gioca abilmente sul forte contrasto tra bianco e nero che non solo rende le illustrazioni estremamente leggibili anche da parte di bambini piccoli o ipovedenti ma valorizza a pieno una storia ambientata nel candore del polo.

Qui si narra infatti del tortuoso percorso compiuto da un cucciolo di foca per ritrovare il calore di casa. Il tragitto, ben marcato in nero sull’innevata pagina bianca, è pieno di ostacoli e imprevisti, tanto concreti (la neve fresca o la pioggia forte, per esempio) quanto evocativi (che tutto cambi o che non vada tutto liscio), così da rendere immediata e potente l’immedesimazione da parte del lettore.
Quest’ultimo, d’altro canto, è invitato ad accompagnare fisicamente la foca lungo il suo cammino, dal momento che, proprio sulla striscia nera che rappresenta la strada e che si sviluppa orizzontalmente attraverso le pagine, viene collocato il testo in Braille.
La lettura con le dita si fa, così, materialmente percorso, avanzamento, avventura.

Ma ciò che colpisce soprattutto di fronte a La strada di casa, è l’abilità con cui una pagina neutra – bianca e di cartoncino – viene trattata in modo da assumere di volta in volta aspetti diversi e rendere in questo modo tangibili gli ostacoli cui fa puntualmente riferimento il testo.
Strappi, tagli, giochi di spessore e scanalature, uniti a qualche studiato inserto materico, restituiscono, infatti, efficacemente gli incontri, gli intoppi e gli agenti atmosferici in cui si imbatte la piccola foca.

Il risultato è un racconto pulito, coinvolgente ed essenziale, tanto nel testo quanto nelle illustrazioni, che si presta a catturare soprattutto i lettori meno esperti.”

Elena Corniglia è laureata in Letteratura, filologia e linguistica italiana e specializzata in Letteratura per l’infanzia. È responsabile, per l’associazione Area onlus di Torino, di Vietato Non Sfogliare - Centro di documentazione e ricerca sul libro accessibile per l'infanzia. Dal 2013 collabora inoltre con la rivista LiBeR. Libri per bambini e ragazzi, con articoli e contributi attenti in particolare al rapporto tra letteratura per l’infanzia e disabilità.

"Dalla nascita io vedo. A volte mi concentro, a volte chiudo gli occhi e con la mente cerco di immaginare come possa essere vivere senza vedere; senza vedere il volto delle persone, gli spazi intorno, la forma delle case, senza poter leggere. Chi non può vedere deve imparare a guardare in altro modo, con altri sensi e attraverso altre competenze.

Il lavoro di progettazione di La strada di casa, portato avanti da Valentina Lungo ed Enrico Delmastro, è prezioso perché la combinazione di pagine e di braille, di tessuti e di rilievi, di sagome e di scanalature, permette a tutti di esplorare le storie tramite tatto e udito, vedere qui una foca, sentire il ghiaccio, guardare l’acqua.

Saper progettare per non vedenti, saper mettere insieme linguaggi, tecniche e materiali per permettere a tutti di leggere è un’arte ed è un dono per una comunità inclusiva. È molto bello che esistano persone come Valentina ed Enrico che fanno di questo dono il loro mestiere.”

Giulia Natale si è laureata in Giurisprudenza. Da anni studia e indaga i linguaggi del digitale per bambini, è docente per il Progetto Riconnessioni della Compagnia di San Paolo, è formatrice per bibliotecari, insegnanti e genitori sugli strumenti digitali per ragazzi e pubblica articoli su riviste specializzate

"La pagina di sinistra sempre uguale e la strada ben segnata invitano a entrare in una nuova scoperta. I bambini l'hanno adorato e hanno rifatto tutti i percorsi più volte."

"Che avventura questa semplicissima strada! Dal punto di vista tattile, è molto bello. Ogni cosa è piacevole da toccare. Il foro nel ghiaccio è super!"

"Alcune pagine si apprezzano più con le dita che con gli occhi (la pioggia, il foro). E' molto interessante."