“Chi cerca trova! è un’autentica, inedita e bellissima scommessa: quella di mettere lettore vedente e lettore non vedente esattamente sullo stesso piano nell’esperienza di lettura.

Ogni doppia pagina del libro vede protagonista un oggetto – un quadrifoglio, un uovo, una stella marina, un serpente, una chiave, un’ostrica – che facilmente può confondersi con un oggetto di diverso tipo – un trifoglio, un sasso, un anemone, un’onda – o di tipo analogo ma di forma o dimensione leggermente differente. Il gioco, per il lettore, consiste nel ritrovare di volta in volta l’oggetto principale sapientemente mescolato, tanto a livello tattile quanto a livello visivo, ai suoi simili.

L’effetto è sbalorditivo perché, a differenza di quanto accade nei libri tattili illustrati più comuni, la decodifica dell’immagine e il reperimento della figura corretta hanno un grado di difficoltà molto simile sia che si approcci la pagina con gli occhi sia che lo si faccia con le dita.
Questo significa che ogni lettore può condurre la lettura nella modalità che gli è più congeniale, senza per questo essere avvantaggiato o svantaggiato in partenza. Ciò che rende possibile questo sofisticato effetto è un geniale meccanismo di intagli e figure in rilievo, unito a una studiatissima stampa a colori.

Il libro offre così un terreno di gioco originale e sfizioso in cui limiti e differenze poco contano. La centralità della componente ludica mette inoltre in evidenza un aspetto spesso trascurato quando si parla di editoria accessibile: quello del piacere e del divertimento connessi alla lettura e svincolati da uno specifico apprendimento. Pagine per giocare, pagine per esplorare, pagine per sfidarsi senza dover in sottofondo imparare qualcosa, sono in effetti cosa rara e preziosa. E il fatto che qui vadano a segno grazie all’ingegnoso impiego di un solo materiale come il cartone è cosa a dir poco straordinaria.”

Elena Corniglia è laureata in Letteratura, filologia e linguistica italiana e specializzata in Letteratura per l’infanzia. È responsabile, per l’associazione Area onlus di Torino, di Vietato Non Sfogliare - Centro di documentazione e ricerca sul libro accessibile per l'infanzia. Dal 2013 collabora inoltre con la rivista LiBeR. Libri per bambini e ragazzi, con articoli e contributi attenti in particolare al rapporto tra letteratura per l’infanzia e disabilità.

Guardandomi intorno in libreria, sono due gli aspetti che più mi attraggono di un libro; spesso, come fanno molti, ne scelgo uno per la copertina, ma per me c’è anche un altro fattore: la fisicità del libro stesso.
Forse per deformazione professionale, o forse per la mia passione smodata per il design, soprattutto quello italiano, a volte sono più attratto dalle forme che dalle parole.
Quando per la prima volta ho visto e sfogliato il prototipo di "Chi cerca trova!", ho subito notato i volumi di questo oggetto, i pieni e vuoti. E la cosa incredibile è che questo gioco non finisce in copertina, ma continua anche all’interno.
È un libro che da qualsiasi punto di vista lo si guardi o lo si tocchi è proporzionato senza essere banale, è osato senza essere eccessivo.
Lo ritengo un oggetto molto interessante che vorrei avere nella mia piccola collezione di pezzi di design, accanto al calendario perpetuo da tavolo di Enzo Mari.

Steven Berrevoets ha sempre lavorato nel campo dell’art direction e della creatività.
Ha fondato nel 2001 la Numero20, una piccola boutique grafica, confluita nel 2011 nel progetto The Van, di cui è co-fondatore e direttore creativo.

Questo libro mi ricorda «Dov’è Wally?».
La sua dimensione è adatta alle mani dei bambini e la rilegatura in cartone ne permette un’apertura completa. In ogni doppia pagina si trova un oggetto da trovare: un trifoglio, un uovo di occhione, una stella marina, una biscia d’acqua, una chiave, un’ostrica da perla; ma attenzione, c’è una trappola! Ogni oggetto è presente anche con forme differenti, come ad esempio il quadrifoglio che si trova in mezzo ai trifogli. Questo espediente aggiunge difficoltà perché l’oggetto va cercato distinguendo forme, dimensioni, spessori e orientamento.
Le illustrazioni degli sfondi sono interessanti e favoriscono la ricerca tattile, che è l’obiettivo del libro; richiede molta concentrazione e per questo è consigliato per i bambini più grandi.

Claudette Kraemer è un’educatrice specializzata per la scuola materna; ha trascorso tutta la sua carriera lavorando con i bambini sordi, ciechi e sordo-ciechi all'IDS le Phare di Illzach, la famosa scuola di Martin Kunz.

"Le forme isolate sono semplici, e allo stesso tempo richiedono molta attenzione per distinguere i sottili dettagli che consentono di differenziarle."

"È molto interessante che, confondendo i colori, si sia reso quasi impossibile ai vedenti trovare l'immagine giusta!"